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L'Albero dei Germogli

Unità adolescenti

La comunità educativa l’Albero dei Germogli nasce nel 2013 a Valle Lomellina, in prossimità di Mortara ed
accoglie ragazze dai 13 ai 18 anni provenienti sia dall’ambito civile che dall’ambito penale,
provvisoriamente allontanate dalle loro famiglie d’origine con decreto del Tribunale dei Minori.
La sua caratteristica principale è quella che rispetta il concetto di “ambiente di vita” dove quotidianità e
attività educative si integrano, dove le ragazze partecipano ad attività programmate all’interno degli spazi
comunitari e fuori e dove vengono legittimati i bisogni di crescita, cura e valorizzazione.
All’interno della comunità, il lavoro psicoeducativo è teso alla rivisitazione delle proprie storie personali, nel
tentativo di ripercorrere con gli adulti di riferimento le motivazioni che hanno condotto al collocamento
comunitario o a compiere scelte devianti, alla valorizzazione dei percorsi scolastici, intesi come occasioni e
strumenti che permettono di costruirsi un futuro più consapevole e partecipato, alla costruzione della
propria crescita personale, attraverso la sperimentazione di nuove relazioni con i pari e con gli adulti con
cui viversi nelle dimensioni di vicinanza, distanza e differenze di ruolo.
In considerazione del lavoro con l’area penale, dall’inizio del nostro lavoro, abbiamo ottenuto la
convenzione con l’USSM e collaboriamo con il Ministero della Giustizia, con i CPA e gli IPM attraverso anche
la partecipazione ai diversi tavoli di lavoro organizzati dall’USSM di Milano.
La comunità offre anche un posto di Pronto Intervento per le situazioni di urgenza segnalate dalle forze
dell’ordine e dalle tutele.

Carta dei servizi unità adolescenti

Unità mamma-bambino

All’interno della nostra comunità L’Albero dei Germogli di Valle Lomellina, è presente anche la sezione
mamma bambino, con particolare attenzione alle mamme minorenni, che per svariati motivi legati alla loro
storia personale e di relazione non potevano garantire ai loro figli un ambiente di cura sufficientemente
buono e tutelante.
La comunità mamma-bambino vuole essere un luogo di ripartenza in cui le mamme possano re-inserirsi in
un circuito di rapporti tesi a dare risposta e significato allo stato di smarrimento emotivo e di disagio
esistenziale e possano sperimentare, grazie all’affiancamento educativo, un nuovo modo per vivere e
significare la loro funzione genitoriale.
La comunità rappresenta un luogo di accoglienza, organizzato negli spazi e nei tempi, in grado di offrire un
intervento di sostegno e di osservazione delle capacità genitoriali delle mamme accolte e che tiene conto
delle problematiche esistenti, individuando e valorizzando le risorse personali, affinchè possano divenire
punti di forza nella costruzione di un progetto di autonomia.

Uno sguardo attento è rivolto ai bisogni dei bambini e al rapporto tra la madre e il bambino al fine di
promuoverne la relazione e affrontarne le difficoltà.

Carta dei servizi unità mamma-bambino

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